OLI ESSENZIALI NATURALI
ANICE
OLIO ESSENZIALE che si utilizza soprattutto a livello alimentare, come aromatizzante ed eupeptico.
È in grado di stimolare la produzione di latte materno (per questa funzione si può assumere oralmente, un paio di gocce in una zolletta di zucchero o mollica di pane, ma si può anche semplicemente assumerlo per inalazione, appoggiandone qualche goccia su un fazzoletto di cotone e portandolo al naso più volte).
Può risultare utile anche per stimolare la sfera sessuale femminile.
Non bisogna esagerare nelle dosi e soprattutto nei tempi di assunzione perchè a lungo andare può avere effetti allucinogeni a livello del SNC.
ARANCIO AMARO
Da questa pianta si ottengono 3 differenti tipi di oli essenziali:
ARANCIO AMARO: Scorza olio estremamente piacevole, dalle caratteristiche principalmente calmanti sulla sfera emotiva, ma stimolanti sugli organi viscerali. Un massaggio con un olio che contenga questa essenza può risultare utile per stimolare lo svuotamento intestinale e quello renale (in caso di ritenzione idrica) se applicato in corrispondenza di tali organi, mentre ha comunque un carattere essenzialmente rilassante sulla persona che lo riceve. Coadiuvante nell’eliminazione della cellulite.
PETIT GRAIN: Usato soprattutto come deodorante del corpo e dell’ambiente, ha le caratteristiche tipiche dell’Arancio amaro scorza, per cui ha carattere stimolante sugli organi viscerali, mentre risulta equilibrante e calmante per la sfera emotiva.
NEROLY: E’ il più prezioso di questo gruppo sia nei costi (in quanto ci servono tantissimi fiori per ottenerlo), ma probabilmente anche nei contenuti: ha un’aroma particolare, che ricorda l’Arancio, ma finisce col discostarsi in una nota fiorita dalle tipiche proprietà calmanti ed equilibranti sia sulla sfera emotiva che viscerale: viene utilizzato molto per i bambini, per la sua azione calmante sia sull’ansia che sulle coliche da aria e cattiva digestione; si applica dopo averlo diluito anche nella misura di poche gocce in un olio vettore. In ogni sua variante l’olio essenziale derivato dall’Arancio amaro può risultare fotosensibilizzante, quindi non bisogna applicarlo a breve distanza di tempo da quando ci si va ad esporre alla luce solare.
ARANCIO DOLCE
Olio estremamente piacevole, dalle caratteristiche principalmente calmanti sulla sfera emotiva, ma stimolanti sugli organi viscerali: viene utilizzato in vari oli da massaggio con la funzione di appoggiare e veicolare altri oli essenziali, migliorandone l’impatto aromatico; appena percepito tende a portare buon umore e senso di relax.
Utilizzato anche in cucina per aromatizzare cibi e dolci o per fare sciroppi da utilizzare per granite L’olio essenziale derivato dall’Arancio può risultare fotosensibilizzante, quindi non bisogna applicarlo prima di esporsi alla luce solare (o a lampade abbronzanti).
BASILISCO
Olio essenziale dotato di aroma speziato con caratteristiche stimolanti, energizzanti: è utile per inalazione per scuotere dal torpore e dalla depressione, combattere cefalee; per massaggio sul ventre può risultare utile per stimolare la partenza del flusso mestruale.
Applicato puro su punture di insetti risulta di giovamento grazie all’azione decongestionante e antisettica.
BERGAMOTTO
Olio essenziale molto utilizzato in cosmetica, per le spiccate proprietà antisettiche che lo rendono estremamente utile in:
• soluzioni per la disinfezione cutanea e di ferite;
• igienizzazione ambientale aggiungendone 10-15 gocce per litro di soluzione di lavaggio;
• aggiunto in creme per trattare acne e follicoliti (10 gocce ogni 10g di crema circa);
•per toccature su herpes labiale in soluzioni (5 gocce per 20ml di soluzione);
•per lavande vaginali in presenza di perdite bianche;
• per inalazione o diffusione ambientale o massaggio in tutto il corpo, esercita invece un’azione antistress di tipo calmante;
• come tutte le essenze derivate da agrumi ha caratteristiche fotosensibilizzanti, quindi di regola non va utilizzato assolutamente prima di esporsi al sole o a lampade abbronzanti; proprio per queste caratteristiche fotosensibilizzanti, sotto accurato controllo medico, viene utilizzato al contrario per indurre la pigmentazione in aree di vitiligine o comunque con tendenza all’albinismo.
BETULLA LEGNO
E’ una distillazione del legno e porta alla produzione di un’essenza vischiosa, definita anche catrame di Betulla, che ha un utilizzo esclusivamente di tipo cosmetico, venendo utilizzata per trattare aree psoriasiche, grazie alla contemporanea azione antisettica, astringente e desquamante.
CAJEPUT
È un congenere del Niaouly e del più noto Tea Tree Oil; fornisce un’olio essenziale dalle caratteristiche balsamiche, antisettiche, utilizzate in particolare nel trattamento di bronchiti, catarri (anche auricolari). Si può inalare oppure diluire in olio naturale (ad es. olio di mandorle) in misura di 6 gocce per 10 ml ; per massaggio può risultare utile anche a trattare reumatismi. Il suo uso prevalente, derivato dalla tradizione, è nella preparazione di oli per il trattamento di otiti dell’orecchio esterno o coadiuvanti in presenza di tappi auricolari.
CAMOMILLA RECUTITA – CAMOMILLA ROMANA
L’olio essenziale di Camomilla può essere derivato dai copolini fioriti di:
• Chamomilla Recutita (o Matricharia Chamomilla).
Dà un olio essenziale blu, dall’aroma molto particolare, ricco in Camazulene, dalle spiccate proprietà lenitive e sfiammanti sulla cute, utilissimo nel trattamento di dermatiti (ne bastano poche gocce nell’olio o nella crema da massaggio) e di eczemi vari (anche di origine infettiva); adatto anche a semicupi per lenire infiammazionia carico di mucose.
•Chamomilla Romana.
L’olio essenziale che ne deriva è incolore, intenso aroma di Camomilla, con alto contenuto di bisabololo che gli conferisce proprietà prevalentemente sedative e antispasmodiche, utilizzabili mediante applicazione con oli da massaggio in cui mettere poche gocce dell’olio essenziale.
Entrambe le varietà di olio essenziale, vista la bassa resa dell’estrazione, hanno costi abbastanza elevati (in particolare quello blu) e ciò comporta la presenza sul mercato di numerosi oli essenziali alla Camomilla ricostruiti o sofisticati in modo da contenerne i costi.
CANNELLA (Cinnamonum Zeylanicum)
E’ un olio essenziale dalle spiccate proprietà stimolanti: per inalazione (o diffusione ambientale) è in grado di combattere stati di astenia, risultando anche, nelle condizioni opportune, decisamente afrodisiaco. Diluito in olio per massaggi (nella misura di 10gocce per 10ml) combatte l’accumulo di adipe, sulla pancia risulta coadiuvante nel trattamento di coliti e parassitosi; si usa anche per ingestione, ma con molta prudenza in quanto risulta irritante per la gola e per la parete gastrica: bisogna usarne 3 gocce ben disperse in una zolletta di zucchero o mollica di pane, da prendersi a stomaco pieno: in questo modo risulta anche un buon coadiuvante nella digestione soprattutto dopo pasti abbondanti.
CARDAMAMO (Elettaria Cardamomum)
E’ un olio essenziale dalle spiccate proprietà stimolanti: è in grado di combattere stati di astenia fisica, con proprietà afrodisiache; si usa anche per ingestione: conferisce tonalità aromatiche e speziate molto particolari e risulta utile come digestivo.
CIPRESSO(Cupressum sempervirens)
E’ un olio essenziale di tono medio, dalle spiccate proprietà vasoprotettrici; si usa quasi esclusivamente per massaggio, diluito in oli o creme, e risulta utilissimo per trattare le emorroidi, le gambe gonfie (con tendenza a formazioni di varici), la cellulite. Contiene tannini che gli conferiscono proprietà emostatiche (per tamponare sanginamenti eccessivi) e per uso interno antidiarroiche. La forma della pianta che si erge dritta verso il cielo, quasi a ricordare un antenna, negli usi simbolici la fa associare al collegamento con l’aldilà, quindi alla ricerca di spiritualità o di conforto nella spiritualità, predisponendo alla meditazione.
CITRONELLA(Cymbopogon Nardus)
Viene utilizzato prevalentemente come insettifugo, bruciato in candele, evaporato nell’ambiente o applicato direttamente sulla cute dopo opportuna diluizione in alcool o olio (20 gocce per 10ml), perchè effettivamente riesce a tenere lontano gli insetti molesti come mosche e zanzare e in più non ha tossicità alcuna nè per l’ambiente nè per la persona. Può risultare utile anche per combattere l’emicrania (applicato sulle tempie dopo averlo diluito in olio da massaggio, oppure anche inalato mettendo qualche goccia in un fazzoletto e portandolo al naso) e come blando febbrifugo aggiunto alle pezze o alle spugnature; utile anche come deodorante nell’ipersudorazione. Esiste anche un congenere, il LEMONGRASS, che deriva dal Cymbopogon Citratus, che ha una maggiore nota cedrata rispetto alla citronella, con usi abbastanza simili.
EUCALIPTO (Eucaliptus Globulus)
Olio essenziale utilizzatissimo, in particolare per le sue proprietà balsamiche: si può diffondere nell’ambiente, versare una decina di gocce in un litro di acqua bollente per respirarne i vapori, inalarlo puro dopo averne versato qualche goccia su un fazzoletto: in tutte queste modalità serve a dare sollievo a raffreddori con rinite e congestione nasale; attenuare la tosse e favorire la maturazione del catarro; attenuare attacchi asmatici. Si può anche frizionare sul petto dopo averne diluito qualche goccia in un olio vettore, per aiutare a risolvere bronchiti croniche. Somministrato per bocca (3-5 gocce in zolletta o mollica) svolge azione febbrifuga e depurativa. Viene spesso aggiunto a sciroppi balsamici e antitussivi.
FINOCCHIO (Foeniculum vulgaris)
Olio essenziale molto caratteristico, contiene una frazione dall’aroma speziato (Anetolo) , che ne giustifica l’uso in cucina e liquoreria come aromatizzante. Contiene anche una frazione di sostanze ormono-simili ad azione estrogenica. In aromaterapia può essere utilizzato per via interna (3-5 gocce in zolletta di zucchero o mollica di pane) come digestivo dopo il pasto; per combattere spasmi intestinali e aerofagia; per stimolare la produzione di latte (in questo caso utilizzare bassi dosaggi in considerazione che poi in parte l’essenza sarà assunta dal neonato attraverso il latte stesso). Può essere utilizzato anche mediante massaggi o frizioni, sia per stimolare la produzione lattea (massaggandolo in corrispondenza della ghiandola mammaria), sia per contrastare l’ipersudorazione nell’area ascellare, sia ancora per contrastare acne, irsutismo nella donna (ottimo anche dopo la depilazione per ritardare la ricrescita del pelo) e infine si può aggiungere a shampoo e lozioni per contrastare la caduta del capello. Quando lo si assume oralmente, non bisogna superare le dosi consigliate di 3-5gc 2 volte al dì, per non andare incontro a effetti collaterali che possono arrivare fino a determinare convulsioni nell’intossicazione (dovute alla presenza di Tujone) .
CHIODI DI GAROFANO (Eugenia Caurophyllata)
Olio essenziale dall’aroma tipicamente speziato, utilizzato per condire cibi (conserva le carni messe in concia, rende il piatto più digeribile per la sua azione eupeptica), ma soprattutto per il suo noto potere analgesico e antisettico al tempo stesso: in particolare si usa metterne una goccia sui denti dolenti (metterne una goccia in un piccolo pezzo di cotone e applicarlo sul dente) o frizionarne un olio vettore in cui ve ne siano sciolte 20gc ogni 10 ml, sulla guancia, nella zona dolente. Tale olio può essere utilizzato frizionato anche per il trattamento di altre nevralgie. Per uso esterno ha anche un’azione antiparassitosi, utile sia come insettorepellente (allontana mosche e zanzare) sia per trattare aree colpite da scabbia, pulci o pidocchi. Per uso interno può essere aggiunto a sciroppi o tisane per combattere raffreddamenti e mal di gola (agisce favorevolmente sulle difese immunitarie dell’organismo).
GELSOMINO (Jasminum grandiflorum)
Olio essenziale pregiatissimo e costosissimo, visto la difficoltà nel produrlo e la scarsa resa: i fiori devono essere raccolti alla notte o nel primo mattino appena schiusi e l’essenza deve essere estratta per enfleurage, cioè attraverso una miscelazione con solventi grassi opportuni a freddo, che poi a loro volta dovranno essere separati per ottenere “l’assoluta” di gelsomino: il tutto senza presenza di calore o riscaldamento che rovinerebbero irrimediabilmente il risultato olfattivo del prodotto finale. L’essenza ha un profumo floreale delicato ma molto persistente, una nota di base molto utilizzata in profumeria per costruire le varie fragranze. In aromaterapia, premessa la difficoltà di reperirne del naturale e non del ricostruito, viene comunque apprezzato e utilizzato disperso nell’ambiente o in oli da massaggio: il suo aroma tende a calmare risultando però anche antidepressivo, infondendo una piacevole sensazione di protezione e di rassicurazione all’individuo. Agisce come tranquillizzante della sfera emozionale nel rapporto sessuale e facilita il parto riducendo la tensione della partoriente.
GERANIO (Geranium robertianum)
L’uso più diffuso di questa essenza è sicuramente in miscele per tenere lontane mosche e zanzare; in profumeria viene spesso aggiunta per conferire un tono speziato a fragranze floreali. In aromaterapia viene utilizzato per uso esterno in massaggi nella zona perirenale in presenza di cistiti o calcoli, per favorirne la risoluzione o a livello della ghiandola mammaria in presenza di mastiti.
GINEPRO (Juniperus communis)
Olio essenziale dal carattere prevalentemente depurativo-drenante; può essere utilizzato (a dosaggi bassi e non per lungo tempo) per uso interno per stimolare la funzionalità renale e epatica (mettere 3 gocce in zolletta di zucchero o mollica 2 volte al dì); la stessa funzione può essere stimolata anche massaggiando nelle zone corrispondenti l’olio essenziale diluito nella misura di 10 gocce per 10 ml in un olio vettore. Oli da massaggio al Ginepro sono utilizzatissimi per comabattere dolori reumatici, muscolari o articolari e per trattare aree cellulitiche o adipose. Può essere aggiunto a miscele dal carattere balsamico per combattere bronchiti. Si sconsiglia l’uso (in particolare orale o locale) durante la gravidanza e in presenza di stati infiammatori a carico dell’apparato gastrointestinale.
INCENSO (Boswellia carterii)
Conosciutissimo per gli usi nei rituali religiosi (dove la resina viene bruciata sprigionandone l’aroma) anche in aromaterapia gli si riconosce la caratteristica proprietà di predisporre alla spiritualità: rafforza la meditazione e aiuta a superare momenti di crisi e stress. Per uso esterno ha un’azione antisettica, utile a contrastare infezioni micotiche; mantiene la tonicità della pelle (antirughe) ritardandone l’invecchiamento; favorisce la cicatrizzazione di piage e ferite. Viene talvolta abbinato a miscele balsamiche espettoranti, per combattare la bronchite e favorire l’eliminazione del catarro.
LAVANDA (Lavandula angustifolia)
Forse è la più diffusa delle essenze naturali (o sicuramente una delle più diffuse); ha un aroma di tono superiore, molto caratteristico, floreale e al tempo stesso balsamico: è sedativa sul SNC, ma anche sulla tosse e massaggiata sull’intestino in presenza di spasmi. Aiuta a combattere la cefalea (soprattutto quella da sovraccumulo di tensione nervosa-emotiva). Per uso cosmetico è richiestissima, viste le sue proprietà trofiche sull’apparato cutaneo, che riesce a mantenere giovane e in salute; può essere utilizzata aggiunta a bagni, per il buon profumo innanzitutto, ma anche per superare stress e favorire un rilassamento. Utilizzata anche nel trattamento di ferite, eczemi pruriginosi e per tenere lontane le mosche.
LIMONE (Citrus limonum)
Olio essenziale dai molteplici utilizzi: dall’uso culinario come aromatizzante per dolci o piatti in genere, all’uso cosmetico per la cura della pelle (con un leggero effetto schiarente su macchie cutanee) di cui risulta un ottimo purificante o per massaggio anticellulite (tende a contrastare i ristagni edematosi e a stimolare il metabolismo cellulare), per finire all’uso in aromaterapia, dove viene impiegato per diffusione ambientale o inalazione mediante fazzoletti impregnati di qualche goccia, per migliorare la reattività e l’umore dell’individuo per esempio sull’ambiente di lavoro, stimola la voglia di fare e combatte la sonnolenza (utile in questo caso a chi sta alla guida per molte ore di seguito), per contrastare il mal di testa e la nausea (in questo caso può anche essere somministrato mediante zolletta di zucchero o mollica di pane, disperdendovi 3-5 gocce di essenza); viene aggiunto a oli da massaggio o creme da applicare in casi di reumatismi, o da utilizzare come drenanti in presenza di edemi, come purificanti sull’acne o su altre affezioni sebacee, sulle unghie per stimolarne la crescita e il rafforzamento, come antisettico igienizzante della pelle. Per uso interno prenderne poche gocce al mattino disperse in un pò di mollica di pane può aiutare a mantenere più fluido il sangue.
MAGGIORANA (Origanum majorana)
Olio essenziale dall’aroma molto gradevole, utile come riequilibratore del sistema neurovegetativo, che ne viene stimolato ma in modo più blando rispetto all’azione del rosmarino, risultando quindi più adatto a persone tendenzialmente ipertese ed emotive che necessitano comunque di una spinta e di un rafforzamento energetico individuale. Viene utilizzato molto in massaggi, grazie all’azione antispasmodica che risulta utile sia per affezioni muscolari o ossee (reumatismi, contratture, affaticamento ecc), ma anche per coliche o spasmi alla muscolatura liscia intestinale (se ne aggiungono10-15 gocce per ogni 10ml di olio vettore).
MANDARINO (Citrus reticulata)
Olio essenziale molto gradevole, utilizzato come aromatizzante alimentare per dolci e bevande, ma utile anche in aromaterapia per il suo effetto calmante e rilassante: in particolare si possono comporre oli da massaggio molto gradevoli e che contribuiscono a creare un piacevole senso di relax accompagnato a buon umore.
MELISSA (Melissa Officinalis)
Olio essenziale che coniuga alcune tipiche molecole degli agrumati (in particolare del limone), con i componenti tipici della famiglia botanica di appartanenza, ossia le Labiatae (la stessa della Menta tanto per citarne una): ne deriva che oltre le classiche proprietà digestive, eupeptiche e spasmolitiche tipiche del gruppo, si abbina un effetto antistress che la rende utile per combattere nausea e mal di testa, per inalazione diretta (mettendo qualche goccia in un fazzoletto e portando al naso) o assumendone qualche goccia in una zolletta di zucchero; risulta utile inoltre per astenie nervose o isteria da esaurimento; per uso esterno ha una buona azione antivirale che suggerisce di utilizzarla a gocce per toccature su afte, herpes labiale o su verruche.
MENTA (Mentha piperita)
È un olio di tono superiore, molto rinfrescante. In oli da massaggio giova a ridurre il senso di pesantezza alle estremità inferiori, l’accumulo di acido lattico dopo l’attività sportiva, il senso di fatica in generale. Inalato (per suffumigi o direttamente appoggiando qualce goccia su un fazzoletto e portandolo al naso) agisce liberando le vie respiratorie inferiori, alleviando la congestione da raffreddori o da allergie stagionali; massaggiato sulle tempie invece tende a ridurre il mal di testa da cefalea. Si può usare puro su punture d’insetti per ridurne il fastidio e le manifestazioni pruriginose. Preso per bocca (2-3gc in una zolletta di zucchero o mollica di pane) è un ottimo digestivo, stimola lo svuotamento dello stomaco, mentre sull’intestino agisce calmandone la motilità e risultando utile quindi in presenza ipersensibilità, aerofagia, spasmi. E’ il tipico olio essenziale da usare per svuotare, scaricare le zone in cui viene applicato. Da non usare o usare con molta cautela sui bambini con età inferiore ai 6 anni, in quanto in soggetti particolarmente sensibili potrebbe provocare dalla nausea a laringospasmo fino a convulsioni.
MIRRA (Commiphora myrra)
Olio essenziale il cui uso si tramanda fin dall’antichità, riportato anche nei testi sacri di varie religioni; ha un forte potere antisettico e antiparassitario, per questo veniva utilizzato per l’imbalsamazione dei corpi dei defunti, per farli durare più a lungo, ma anche per arginare le epidemie e pestilenze. Ciò lo rende utile (opportunamente miscelato in creme) a trattare eczemi infiammatori e micosi superficiali; si può usare puro per toccature su afte e gengiviti (tonifica fortemente le mucose); in olio da massaggio è in grado di preservare l’elasticità e la giovinezza della pelle; il percepirlo ha un’azione tonificante sul sistema neurovegetativo, conferendo una certa sicurezza di sè che permette di affrontare al meglio le circostanze della vita. Per uso interno (3-5 gocce su mollica di pane o zolletta di zucchero) è utile per contrastare diarrea, cistiti, e ha un’azione stimolante sul flusso mestruale (perciò l’uso interno deve essere evitato in gravidanza).
NIAOULI (Malaleuva verdifolia)
Conosciuto anche come gomenolo, quest’olio essenziale deve il suo utilizzo soprattutto alle sue proprietà balsamiche, espettoranti e antisettiche che lo rendono utilissimo in ogni affezione da raffreddamento: in suffumigi (mettendo 10gc circa in una pentola riempita con 1 litro di acqua bollente e respirandone i vapori) o per diffusione ambientale risulta un ottimo coadiuvante per combattere raffreddore con congestione nasale, bronchite, sinusite, catarro fermo in genere. Per i medesimi scopi viene anche aggiunto in sciroppi o pastiglie; diluito al 1% in olio vettore può essere utilizzato per instillazione nasale e auricolare al fine di decongestionare la zona, coadiuvare la rimozione di tappi mucosi e grazie anche alle sue proprietà antisettiche per igienizzare i condotti e prevenire fastidiose infezioni. Aggiunto in pomate può essere applicato sull’area bronchiale coadiuvando l’espettorazione.
ORIGANO (origanum vulgaris)
È un olio essenziale molto forte e anche un pò irritante: non va mai usato puro, ma sempre diluito in oli vettori a dosaggi corrispondenti a circa 1% (10gc in 20ml di olio vettore); ha un buon potere antisettico (simile al timo), ma il suo uso principale è come antispasmodico e antireumatico da massaggiare su contratture e crampi muscolari; può essere massaggiato anche sull’addome, per combattere aerofagia, spasmi e crampi gastroenterici.
PATCHOULI (Pogostemon cablin)
È un olio essenziale molto caratteristico e caratterizzante: l’aroma ricorda l’oriente e ne riporta tutto il fascino; il suo uso è prevalentemente profumistico, nella composizione di fragranze e oli da massaggio: percepirlo ha un’azione rilassante e al tempo stesso afrodisiaca; disperso nell’ambiente aiuta a tonificare il sistema nervoso, aiutando a superare momenti di depressione e astenia nervosa. Aggiunto in creme ha un’azione antimicotica, antisettica e antiparassitari.
PINO PUMILIO
Si può ottenere da più varietà di piante:
•Pinus Silvestris
•Pinus Pumilionis
•Pinus Marittimus
Si usa come deodorante di ambienti o in presenza di ipersudorazione per ridurne i fastidi olfattivi. Il suo uso principe rimane comunque nei trattamenti di bronchiti croniche, per l’abbinamento di una componente antisettica a una fortemente balsamica ed espettorante: diffuso nell’ambiente può sostituire anche un soggiorno sanatoriale in località tipiche; molto utile anche per suffumigi (aggiungendo una decina di gocce ad 1 litro di acqua bollente e inalando) o in oli (costituiti da 10gc di olio essenziale ogni 10 ml di olio vettore) da instillare a gocce nel naso per favorire la decongestione dello stesso in presenza di raffreddori e influenze; viene spesso aggiunto a sciroppi, pastiglie e creme per il massaggio toracico per contrastare bronchiti e catarro fermo; aggiunto in oli da massaggio invece è utile a trattare reumatismi e nevralgie, mentre aggiunto in shampoos e lozioni tende a ridurre la formazione di forfora, regolarizzando la produzione sebacea. Le differenti fonti di origine danno luogo a prodotti con sfumature aromatiche differenti tipiche (il marittimo e il pumilio sono molto balsamici rispetto al silvestris che è più resinoso e più adatto forse all’uso in oli rispetto che alla diffusione ambientale), ma le proprietà fondamentalmente rimangono simili.
ROSA (Rosa damascena, thea, gallica)
Si usa come deodorante di ambienti o in presenza di ipersudorazione per ridurne i fastidi olfattivi. Il suo uso principe rimane comunque nei trattamenti di bronchiti croniche, per l’abbinamento di una componente antisettica a una fortemente balsamica ed espettorante: diffuso nell’ambiente può sostituire anche un soggiorno sanatoriale in località tipiche; molto utile anche per suffumigi (aggiungendo una decina di gocce ad 1 litro di acqua bollente e inalando) o in oli (costituiti da 10gc di olio essenziale ogni 10 ml di olio vettore) da instillare a gocce nel naso per favorire la decongestione dello stesso in presenza di raffreddori e influenze; viene spesso aggiunto a sciroppi, pastiglie e creme per il massaggio toracico per contrastare bronchiti e catarro fermo; aggiunto in oli da massaggio invece è utile a trattare reumatismi e nevralgie, mentre aggiunto in shampoos e lozioni tende a ridurre la formazione di forfora, regolarizzando la produzione sebacea. Le differenti fonti di origine danno luogo a prodotti con sfumature aromatiche differenti tipiche (il marittimo e il pumilio sono molto balsamici rispetto al silvestris che è più resinoso e più adatto forse all’uso in oli rispetto che alla diffusione ambientale), ma le proprietà fondamentalmente rimangono simili.
ROSMARINO (Rosmarinus officinalis)
Olio essenziale molto utilizzato, è in grado di tonificare e conferire vigore all’organismo, risultando utile per superare periodi di astenia fisica: in questo caso conviene inalarlo direttamente mettendone qualche goccia su un fazzoletto o diffonderlo nell’ambiente; per uso interno stimola la digestione, la depurazione epatica, favorendo l’abbassamento del colesterolo. L’uso però più diffuso è sicuramente in oli da massaggio: oltre a conferire comunque vigore all’organismo nel caso di massaggi lungo la colonna vertebrale o in punti cardine della riflessologia, a concentrazioni un pò più alte (dal 5 al 10%) può essere utilizzato per trattare reumatismi, spasmi muscolari, contratture o per preparare i muscoli degli atleti allo sforzo; aggiunto poi in specifiche pomate o semplicemente disperso in olio (10gc per 10 ml) può essere applicato sul petto come mucolitico e anticatarrale in bronchiti (casomai coprendo la zona con cataplasma caldo). A livello cosmetico viene utilizzato soprattutto per il cuoio capelluto, sia per stimolare la crescita del capello (capelli radi o troppo fini), sia per contrastare l’alopecia, sia infine per contrastare l’eccessiva presenza di sebo (capelli grassi): lo si può aggiungere agli shampoos o a lozioni, oppure fare impacchi con alcool al rosmarino (al 5%).
SALVIA OFFICINALE (Salvia officinalis)
Olio essenziale ad azione tonificante sull’organismo: combatte astenia fisica se inalato o diffuso nell’ambiente, ma la sua peculiarità è l’azione estrogenica che lo rende un’essenza importante per la donna, sia in età fertile, dove favorisce le mestruazioni, contrastando eventuali squilibri del ciclo, sia in menopausa, dove riduce i fenomeni collaterali del passaggio, quali vampate e ritenzione idrica; per questo tipo di attività conviene inalarlo versando poche gocce in un fazzoletto o eventualmente massaggiarlo nella zona pelvica (in caso di amenorrea) dopo averlo veicolato in olio vettore (10gc ogni 10 ml). E’ poi utile per il trattamento del capello (che fortifica contrastandone la caduta e l’alopecia), applicato su gengive come astringente e tonificante, e ancora aggiunto a creme o oli per il corpo per combattere rughe e secchezza cutanea. Utile anche per ridurre la sudorazione ascellare e per contrastare acne e irsutismo nelle aree tipicamente maschili (zona della barba).
SALVIA SCLAREA
Olio essenziale dall’aroma molto sensuale: le sue azioni organiche sono simili a quelle della Salvia Officinalis e come questa è utile su gengiviti (deodora l’alito), in ipersudorazione (anche in questo caso agisce da ottimo deodorante), per contrastare l’irsutismo nelle aree maschili tipo la zona della barba (utile l’applicazione dopo la ceretta per ritardare la ricrescita dei peli); ciò che lo distingue invece prevalentemente dalla più nota Salvia Officinalis è il suo aroma sensuale, così intenso e penetrante che ha azione tendenzialmente rilassante ed evoca affettività.
SANDALO (Santalum album)
Pregiato olio essenziale dall’intenso aroma legnoso: esprime la forza derivante dalla calma, aiuta a superare depressione e stress e a ridurre i fenomeni di ansia e insonnia che spesso vi si accompagnano; per apprezzarne le virtù si può disperderne nell’ambiente oppure aggiungere a oli vettori creando oli per massaggio da applicare sul plesso solare, sulla schiena o in punti specifici della riflessologia. Sulla pella ha un’azione antisettica e riparativa, che rende utile aggiungerlo a creme o oli specifici da applicare su acne, su follicoliti in genere, su ferite a difficile rimarginazione. In passato era utilizzato anche per uso interno per combattere le cistiti e le infezioni genitali.
Pregiato olio essenziale dall’intenso aroma legnoso: esprime la forza derivante dalla calma, aiuta a superare depressione e stress e a ridurre i fenomeni di ansia e insonnia che spesso vi si accompagnano; per apprezzarne le virtù si può disperderne nell’ambiente oppure aggiungere a oli vettori creando oli per massaggio da applicare sul plesso solare, sulla schiena o in punti specifici della riflessologia. Sulla pella ha un’azione antisettica e riparativa, che rende utile aggiungerlo a creme o oli specifici da applicare su acne, su follicoliti in genere, su ferite a difficile rimarginazione. In passato era utilizzato anche per uso interno per combattere le cistiti e le infezioni genitali.
TEA TREE (Melaleuca alternifolia)
Olio essenziale estremamente prezioso per il suo notevole potere antisettico abbinato alla peculiarità di non essere irritante per cute e mucose, anche quando applicato puro: è perciò che i suoi usi sono praticamente tutti rivolti alla cura di infezioni o micosi della pelle (anche onicomicosi), di manifestazioni virali quali herpes labiale e afte boccali, di detersione di ferite e tagli anche suppuranti; per uso interno può essere utilizzato contro cistiti. Tutte le affezioni infettive esterne possono trarre giovamento dall’utilizzo di quest’olio essenziale che per di più stimola anche il sistema immunitario e la cicatrizzazione.
TUIA (Thuya occidentalis)
Olio essenziale dotato di un certo grado di tossicità, il cui uso viene praticamente riservato solo per trattare verruche e condilomi, grazie ad un’attività regolarizzante su tali ipertrofie cutanee.
VERBENA (Aloysia triphylla o Verbena odorosa)
Olio essenziale stimolante, ad azione energizzante sull’organismo. Disperso nell’ambiente e inalato aiuta a superare stress e depressione, mantiene viva l’attenzione, tende a evocare buon umore; massaggiato sull’addome favorisce la digestione e contrasta la formazione di aria nell’intestino e i crampi addominali che ne possono conseguire.
YLANG YLANG (Cananga odorosa)
Olio essenziale dall’aroma dolce e intenso, molto persistente: ha un’azione calmante, che risulta utile particolarmente in presenza di palpitazioni cardiache e ipertensione (massaggiare a livello del plesso solare un olio all’1% di Ylang Ylang); utile anche a favorire il sonno e a mitigare l’ansia.
ZENZERO (Zingiber officinalis)
Olio essenziale dall’aroma speziato, utilizzato sia per massaggi riscaldanti a concentrazioni fra il 3 e il 5% per combattere reumatismi, contratture, artrosi o per richiamare sangue in una zona particolare dell’organismo (al fine ad esempio di scaricare l’infiammazione di un organo trascinandola all’esterno: ottimo nei punti di riflessologia), sia per uso interno, ove può fungere da aroma per cibi e liquori, ma può anche essere aggiunto in sciroppi o tisane contro il mal di gola, preso 3 gocce in una zolletta di zucchero come digestivo contro il singhiozzo e anche contro il mal d’auto (assumerlo 30min prima di partire e tenerlo a portata di mano per assumerne anche durante il viaggio, ogni 30-60 min circa).
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